Friuli Venezia Giulia: itinerari da scoprire tra confini, montagne e mare

Gli itinerari da scoprire in Friuli Venezia Giulia.

Il Friuli Venezia Giulia è una terra che sfugge alle etichette, ricca di storia e di itinerari nascosti da scoprire e da vivere. Non è solo una regione, ma un crocevia geografico, culturale e linguistico che riassume in pochi chilometri la complessità dell’Europa. Chi arriva qui si trova in una sorta di frontiera viva, dove convivono armoniosamente eredità latine, influenze slave e memorie austro-ungariche. È una regione che ha visto passare imperi e migrazioni, guerre e rinascite, ma che oggi si presenta al viaggiatore come un territorio da scoprire con lentezza, curiosità e spirito autentico.

Sebbene spesso trascurata dai grandi flussi turistici, questa regione vanta una straordinaria varietà di paesaggi e di itinerari: si passa in meno di due ore dalle vette innevate delle Alpi Carniche alle spiagge sabbiose di Lignano, attraversando colline ricamate di vigneti, pianure attraversate da fiumi impetuosi, lagune brulicanti di vita e città cariche di storia. È un piccolo mondo a sé, dove ogni borgo, ogni accento, ogni piatto racconta qualcosa di unico.

Il Friuli Venezia Giulia è anche una terra di identità forti e orgogliose: il friulano, parlato e difeso da migliaia di persone, è una lingua vera e propria; la comunità slovena conserva cultura e tradizioni vivaci; mentre Trieste, cosmopolita per vocazione, è ancora oggi ponte tra Occidente e Oriente.

Il viaggiatore che decide di esplorare questa regione viene ripagato con esperienze intense: caffè letterari con vista sull’Adriatico, borghi medievali sospesi nel tempo, montagne intatte, sapori autentici e storie profonde, talvolta dimenticate, ma pronte a riemergere tra le mura di un castello, nei silenzi di una trincea o nella voce di un anziano in una malga.

In questa guida proponiamo gli itinerari attraverso le principali anime del Friuli Venezia Giulia: dalle città alle montagne, dalle lagune alle vigne, toccando i luoghi simbolo e quelli meno conosciuti, ma altrettanto suggestivi. Perché qui, più che altrove, ogni luogo ha qualcosa da raccontare. E chi ascolta con attenzione, scoprirà che il Friuli Venezia Giulia non è solo una meta, ma un’esperienza.

Trieste: la città sospesa tra mare e letteratura.

Trieste è il punto di partenza ideale. Antico porto dell’Impero Austro-Ungarico, conserva ancora l’eleganza mitteleuropea nei suoi caffè storici, come il San Marco o lo Stella Polare. Piazza Unità d’Italia, con la sua apertura sul mare, è una delle più scenografiche d’Europa. Non può mancare una visita al Castello di Miramare, sospeso tra le onde e i cipressi, e una passeggiata sul molo Audace, magari al tramonto.

Chi ama la letteratura, riconoscerà i passi di James Joyce, che qui visse per anni. Da non perdere il Museo Revoltella e il Carso triestino, con la Risiera di San Sabba, toccante testimonianza dell’occupazione nazista.

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Archivio Barcolana 2025 foto © Gabriele Crozzoli

Gorizia e il Collio: tra vigne, confini e memorie.

Da Trieste ci si sposta a Gorizia, la città divisa, oggi simbolo di riconciliazione europea. Il Castello di Gorizia, che domina il centro storico, racconta secoli di storia contesa. Ma il vero tesoro di questa zona è il Collio, una terra di colline, vigne e borghi che profuma di vino e silenzio.

Cividale del Friuli, antico centro longobardo, è un gioiello: il Tempietto Longobardo, il Ponte del Diavolo, i vicoli stretti, tutto invita a rallentare. Qui, tra cantine e osterie, si può degustare il Friulano, la Ribolla Gialla o il raffinato Picolit, accompagnati da frico e salumi locali.

Udine: cuore del Friuli.

Udine è la capitale culturale della regione. Più riservata rispetto a Trieste, conserva un fascino elegante e raccolto. Piazza Libertà è un capolavoro veneziano, mentre il Castello, oggi museo, regala una vista magnifica sulla pianura friulana. Camminando per le vie del centro si scoprono botteghe artigiane, cicchetti nei bar e una vivacità autentica.

A pochi chilometri, la Villa Manin di Passariano, residenza dell’ultimo doge di Venezia, offre mostre d’arte e un meraviglioso parco.

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Carnia e Dolomiti Friulane: la montagna autentica.

Per gli amanti della natura, la Carnia e le Dolomiti Friulane sono imperdibili. È una montagna silenziosa, poco affollata, perfetta per chi cerca escursioni, pace e tradizioni. Paesi come Sappada, Forni di Sopra e Ravascletto sembrano usciti da un presepe. Le Malghe offrono rifugio e prodotti tipici come il formaggio di malga e il prosciutto di Sauris, affumicato naturalmente con legno di faggio.

La Val Pesarina, patria degli orologi artigianali, è un angolo magico, dove il tempo davvero rallenta.

Pordenone e i borghi della pianura.

Pordenone è la sorpresa artistica del Friuli. Con il suo centro medievale, il Duomo affrescato e i palazzi porticati, è una città viva e ricca di eventi. Tra settembre e ottobre ospita Pordenonelegge, uno dei festival letterari più importanti d’Italia.

Nella zona, meritano una visita i borghi di Valvasone, con il suo castello e l’antico organo del Duomo, e Spilimbergo, famosa per la Scuola Mosaicisti del Friuli.

Lignano Sabbiadoro e la laguna di Marano: il lato marino del Friuli.

Il Friuli ha anche il suo mare. Lignano Sabbiadoro è la meta balneare per eccellenza, con ampie spiagge dorate, parchi acquatici e locali sul mare. Ma chi cerca tranquillità può rifugiarsi nella Laguna di Marano, un ecosistema delicato e affascinante. Da qui partono escursioni in barca tra canali, casoni da pesca e isole selvagge. A Grado, cittadina lagunare di origine romana, si può passeggiare tra calli e campielli che ricordano Venezia, gustando piatti di pesce freschissimo.

Sapori del Friuli Venezia Giulia.

Una guida non può prescindere dalla cucina. Il Friuli è una terra dove si incontrano influenze slave, austriache e italiane. Oltre ai già citati frico e prosciutto di San Daniele, ci sono i cjarsòns (ravioli dolci-salati della Carnia), la brovada e muset, la gubana delle Valli del Natisone, e il toc in braide, una polenta cremosa servita con formaggi fusi.

Il vino qui è una religione: i bianchi del Collio e del Carso, i rossi robusti del Friuli centrale, la Vitovska, autoctona e minerale, sono solo alcune delle perle enologiche della regione.

Il Friuli Venezia Giulia e i suoi itinerari, un’Italia diversa.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione che sorprende, dove convivono tre culture, tre lingue (italiano, friulano e sloveno), tre anime. È l’Italia della diversità, dell’autenticità, della lentezza. Non è una meta da mordi e fuggi, ma un viaggio da assaporare. Ideale per chi cerca l’inatteso, il silenzio, l’incontro vero.

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